Equalism: Aspetti sociologici generali
Analisi delle relazioni sociali come subordinate alla struttura materiale attraverso la quale esse hanno luogo. Riconduzione del cambiamento della concezione dell'etica all'immediatezza delle relazioni nella "meta-società Internet". Affinità di questo tipo di relazioni con le relazioni che si instaurano nelle comunità di tipo tribale.
Preambolo.
Ho definito internet come "metafora della democrazia assembleare". (vedi Equalism: aspetti politici generali- L'illusione della net-democracy)
Studiando quindi le relazioni sociali che si sono instaurate e si instaurano in Internet potremo ottenere una "metafora" del tipo di relazioni che una nazione governata attraverso la democrazia assembleare potrebbe avere.
Equalism è quindi anche l'analisi delle relazioni sociali per come hanno luogo in internet.

Le relazioni sociali in Internet.
Le relazioni sociali sono subordinate alla struttura materiale attraverso la quale esse hanno luogo.
Tale struttura materiale le influenza e le modella, esse non possono che seguirne la natura e da essa non possono trascendere.
La struttura materiale è la risultante di tutti gli strumenti che l'umanità progressivamente crea.
Ogni strumento cambia, in maniera direttamente proporzionale alla sua portata, le relazioni sociali.

Lo strumento Internet ha però una caratteristica fondamentale che nessuno strumento fino ad ora prodotto dall'umanità possiede: esso non influenza semplicemente il mondo, non influenza o costituisce semplicemente il motivo di un cambiamento delle  relazioni sociali (come ad esempio le ha influenzate l'invenzione della stampa): Internet crea un mondo, Internet è un mondo.

Le relazioni in Internet sono quindi modellate dalla natura di Internet stessa.
Internet costituisce così una meta-società, questa meta-società ha delle regole differenti dalla società reale proprio perché la struttura attraverso la quale esse hanno luogo consente modalità di relazione differenti.
Il "lecito" in internet, ovvero le modalità di relazione degli individui sul web, è differente dal lecito nel mondo reale proprio perché le modalità di relazione che Internet consente sono differenti.

Quali sono quindi gli aspetti fondamentali di queste modalità?
In che maniera il media internet modella le relazioni tra individui?

Parto dall'aspetto "fisico" più evidente, dal "brutale" dato di fatto.
1) In ogni momento della fruizione del "mondo internet" il soggetto è fisicamente solo, egli è perennemente immerso in una condizione "morale".
Ogni contatto e rapporto con altri soggetti, in Internet, è sempre l'esito di una volontà, di una "coscienza e una intenzione".
Il passaggio del soggetto dalla condizione morale alla condizione etica è, sul web, sempre l'esito di una scelta: non è casuale che quando accade il contrario (spam) tutti, nessuno escluso, esperiamo sentimenti tutt'altro che pacifici.
La distinzione "ambito privato-ambito pubblico" sul web è portata alle estreme conseguenze proprio perché questa distinzione deriva da questa evidente e intrascendibile condizione fisica.
Il fatto che il soggetto non sia implicato fisicamente nel suo relazionarsi racchiude il relazionarsi stesso nell'ambito "mentale", l'ambito appunto della volontà e della libertà incondizionate.
E' per questo che tutto ciò che in Internet non è il risultato di una scelta dell'individuo che la fruisce e la percorre è considerato illecito in maniera assoluta e insindacabile.

2) La fruizione di Internet non è un'esperienza fisica; essa è ugualmente concepita come tale: internet è "mondo", appunto "mondo virtuale".
Come accennato questa caratteristica fa dello strumento Internet qualcosa di radicalmente differente da tutti gli strumenti fin'ora creati dell'umanità, ogni strumento influenza e cambia il mondo, Internet non si limita semplicemente a questo: Internet crea un mondo, Internet è un mondo.
Le conseguenze di questo sono svariate.

a) In quanto "mondo virtuale" essa è un "nuovo mondo", in quanto "nuovo mondo" ha determinato aspettative salvifiche, ad internet sono state attribuite potenzialità che non può possedere: l'Illusione della new-economy di qualche anno fa è a riguardo eloquente.
Questa aspettativa salvifica, questa illusione, si ripresenta ora nell'ambito della politica in maniera perfettamente identica e immutata. (vedi "Equalism aspetti politici generali: L'illusione della net-democracy")
Questa illusione deriva dalla pretesa che il "mondo virtuale" sia sotteso dalle stesse regole che sottendono il "mondo reale".

b) Il mondo Internet consente all'individuo di crearlo, consente all'individuo di essere parte attiva nel suo sviluppo.
Questo aspetto "psicologico" è fondamentale.
La volontà e il desiderio della citata "forza intellettuale" di avere lo stesso peso nel mondo reale, anche in virtù delle potenzialità organizzative che Internet concede, deriva senza dubbio da questo aspetto.
Questo è possibile però soltanto cambiando la struttura logica e fisica delle istituzioni politiche, ovvero gli organi attraverso i quali la società si da un ordine: in questo cambiamento esse dovranno essere strutturate in maniera tale da consentire, proprio come in Internet, l'azione diretta e il controllo delle stesse da parte degli individui. ("Equalism aspetti politici generali: dalla democrazia rappresentativa alla democrazia assembleare")

c) Internet altera il concetto di identità.
L'identità dell'individuo sul web non è la stessa che l'individuo possiede nel mondo reale.
Con questo non alludo certo alla possibilità di adottare un nickname o di cambiarlo ma affermo, seguendo quanto affermato in precedenza, che il concetto di identità è differente perché in Internet sono differenti le modalità di relazione tra gli individui.
L'identità in Internet è totalmente subordinata all'idea di competenza: sul web l'incompetente (il lamer) ha vita molto breve o, se la ha, continua a vivere solo ed esclusivamente tra chi è più incompetente di lui.
L'idea di competenza acquista un'importanza fondamentale perché sul web ciò che l'individuo compie, quando sceglie di manifestarsi, è perennemente controllato e vagliato da una sterminata quantità di individui, tutti gli individui possono esprimere direttamente il loro punto di vista e nel farlo sono tutti "inter pares".
La stessa idea di autorità in Internet è subordinata all'idea di competenza. (vedi "Equalism ed etica hacker: l'idea di competenza")

c) La distinzione reale-virtuale ha reintrodotto, nella cultura occidentale, tutti i topos della filosofia scettica.
Se da un lato il mondo virtuale, Internet, tende ad essere concepito come mondo reale dall'altro lato il mondo reale tende ad essere concepito come mondo virtuale.
Questo processo si manifesta anzitutto nell'espressione artistica, nella narrativa e nel cinema in maniera vistosa, ma riesce a giungere e farsi largo anche in altri ambiti culturali, spesso accademici.
Non ritengo opportuno soffermarmi ora su questo aspetto.

3) In quanto "mondo virtuale" Internet consente relazioni immediate, consente agli individui di venire in contatto e di creare comunità svincolandoli dalla necessità del mondo fisico: Internet è "mondo virtuale" sopratutto per questo.
Poichè le realazioni sono immediate esse sono accomunabili alle relazioni che si instaurano in piccole comunità: non a caso si parla di "villaggio globale".
Questo è l'aspetto fondamentale, universalmente riconosciuto e chiaramente concepito fino alle determinazioni più triviali e banali, questo concetto fa parte dell'immaginario collettivo mondiale.
E' a questo aspetto che devono essere ricondotti:
a) La concezione dell'economia come sistema eterogeneo, ovvero come sommatoria di microsistemi economici indipendenti (appunto la microeconomia del "villaggio") (Vedi "Equalism aspetti economici generali: Microsistemi economico-politici modulari")
b) La concezione dello scambio (sia esso di un bene materiale, sia esso di bene intellettuale) come transazione diretta tra individui. (proprio come accade nel villaggio e proprio come accade in Internet)
In particolare il libero scambio e la libera diffusione dello "strumento". (Vedi "Equalism e Copyleft GPL: Il software come strumento")
c) La concezione del lavoro e della produzione come controllo diretto dell'individuo nel processo produttivo. (vedi "Equalism ed etica hacker: Il sistema produttivo modulare")
c) Il tracollo dell'importanza dello status sociale dell'individuo sostituito da un corrispettivo aumento dell'importanza e del peso della competenza dell'individuo. (vedi "Equalism ed etica hacker: l'idea di competenza")
d) Il passaggio dalla concezione rappresentativa della democrazia alla concezione assembleare della stessa.(il "villaggio" è sempre governato da una assemblea)
(vedi "Equalism aspetti politici generali: La democrazia assembleare")